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Disabili assistiti “a progetto”, marcia di protesta in piazza

Disabili assistiti “a progetto”, marcia di protesta in piazza

“La disabilità non va gestita a progetto”. E’ con questo slogan che le associazioni agrigentine che assistono i disabili, stamani, sono scese in piazza. Hanno chiesto il cambiamento delle condizioni di vita dalle persone affette da disabilità e dalle loro famiglie.

“Attualmente si usa un metodo che è quello di elargire contributi economici a società cooperative – è stato spiegato –  per erogare i servizi. Questi sono i classici progetti. Progetti che noi non vogliamo più. I nostri figli non vogliono più. E’ un progetto devastante perché si deve insidiare nella vità già pianificata di una persona. E’ devastante quando ti abbandonano. Chiediamo che ad ogni persona non autosufficiente venga riconosciuto un assegno di cura, un contributo economico per scegliere l’assistente. Un assistente scelto personalmente ed in questo modo potere svolgere tutte le funzioni che la vita ci chiede: uscire, mangiare, lavare, vestirsi. Cose che vengono negate a chi non lo può fare da solo. Chiedo ai rappresentanti regionali – è stato aggiunto durante il corteo – di tenere in conto, quando si stilano dei progetti, non siamo numeri, non siamo strade. Siamo persone. I nostri figli hanno una vita. Noi siamo scesi in piazza per dare voce ai nostri figli. L’assegno di cura serve per prendere la persona, scegliere l’assistente che si prende cura di te. Perché l’assistente è colui che ti cura, che ti tocca. Serve un rapporto di fiducia”.

Le famiglie, fra l’altro, hanno visto sospendersi servizi che garantivano loro supporto necessario per la quotidiana assistenza domiciliare.

I manifestanti hanno chiesto, dunque, d’avere riconosciuta in Sicilia parità di trattamento e servizi garantiti 365 giorni l’anno, come avviene in altre regioni italiane, e di  essere liberi di scegliere dove vivere e da chi farsi assistere. L’assegno di cura garantirebbe, ad ogni persona disabile, una vita libera e indipendente. I manifestanti hanno chiesto, ed ottenuto, un incontro con il prefetto. Ad annunciare la protesta, nei giorni scorsi, erano state le associazioni Amici di Agrigento, Vitautismo, Lottiamo insieme, Nuove ali di Agrigento, Senza limiti di Favara, Famiglie persone down-delegazione Agrigento, Crescere insieme di Sciacca, comitato Oltre lo specchio, Unione ciechi d’Europa, Assistenza agli spastici sezione di Licata.

 

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